giovedì 16 aprile 2009

• Il personalismo? Non è individualismo

Nello spazio "cultura" di AVVENIRE di oggi 16 aprile, Giorgio Campanini propone una riflessione che credo assai importante e sulla quale riprendere il percorso sottolineato anche nella recente SETTIMANA SOCIALE di Pistoia/Pisa. Ne inserisco il primo paragrafo, invitando ad una attenta lettura dell'intero testo. Lo consente il link sottostante.

"Da qualche tempo a questa parte è in atto un inquie­tante processo di trasfor­mazione (o, piuttosto, di deforma­zione) del concetto di persona. Nato nei primi decenni del Nove­cento per reagire all’individuali­smo borghese (e a un’etica, quella kantiana, incentrata esclusiva­mente sul soggetto) il personali­smo si è sempre connotato, al di là dell’estrema varietà dei suoi per­corsi interni, per l’accentuazione della dimensione relazionale del­l’io: non a caso, del resto, una del­le sue più importanti ed incisive espressioni storiche è stata quella del personalismo comunitario (di Emmanuel Mounier, e non solo)."

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