In questi ultimi tempi si è letto e detto molto sulla ‘fine’ del capitalismo e sulla sua valenza anticristiana. Come spesso accade, quando ci scappa il morto (nel nostro caso la travolgente crisi del sistema finanziario a livello globale, e non solo) entrano tutti in fibrillazione come se degenerazioni e radicalismi non fossero figli di tutti coloro che non le avevano adeguatamente combattute e si erano comportati da sudditi ossequienti di chi le stava promovendo. Anche il capitalismo è solo uno strumento e come tale può essere usato per o contro il bene comune. Diventa (e lo è sempre stata) essenziale la relazione tra etica e capacità e possibilità di governo della polis da parte dei titolari dei vari ruoli. Anche la Chiesa sta rileggendo le sue riflessioni in materia per meglio precisarle (almeno questo mi aspetto) e per riaffermare il proprio ruolo nella richiamata relazione. A breve ci si aspetta una enciclica sociale di Benedetto XVI.
Come ulteriore stimolo di riflessione ed approfondimento, consiglio la lettura dell’articolo di Aldo Maria Valli su EUROPA.
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