Come in ogni momento di particolare incertezza e di carenza progettuale, ci si esalta cercando norme sempre più cogenti e ricche di dettagli per ‘reprimere’ ed ìisolare'.
L'Arcivescovo Silvano M. Tomasi, Nunzio Apostolico e Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite e altre Organizzazioni Internazionali, intervenendo a Ginevra alla Conferenza sul Razzismo, come riferisce Roberta Sciamplicotti di Zenit.org., afferma che "Senza un cambiamento di cuore le leggi non sono efficaci". Attraversiamo uno di quei momenti. «La delegazione vaticana, ha spiegato, "condivide l'aspirazione della comunità internazionale al superamento di tutte le forme di razzismo, discriminazione razziale e xenofobia, nella consapevolezza che tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti e sono uniti in un'unica famiglia umana". Una comunità internazionale giusta, ha sottolineato il presule, si sviluppa in modo adeguato "quando il desiderio naturale delle persone umane di relazionarsi non viene distorto dal pregiudizio, dalla paura degli altri o dagli interessi egoisti che minano il bene comune". Intanto nel nostro Paese si cercano norme sempre più rigide ed incapaci di favorire integrazione fra diversi (per lingua e culture).
«Il razzismo, infatti, "persiste": "gli stranieri e i 'diversi' sono troppo spesso rifiutati al punto che vengono commessi contro di loro atti barbari, inclusi il genocidio e la pulizia etnica. Antiche forme di sfruttamento danno vita a nuove: donne e bambini sono oggetti di traffico in una forma contemporanea di schiavitù, gli immigrati irregolari vengono sfruttati, le persone percepite come diverse o che lo sono diventano, in numeri sproporzionati, vittime dell'esclusione sociale e politica, di ghettizzazione e stereotipizzazione. Le ragazze sono costrette a matrimoni non voluti; i cristiani sono imprigionati o uccisi a causa del loro credo".» «"La mancanza di solidarietà, una maggiore frammentazione delle relazioni sociali nelle nostre società multiculturali, il razzismo e la xenofobia, la discriminazione sociale e razziale, soprattutto nei confronti delle minoranze e dei gruppi emarginati, lo sfruttamento politico delle differenze sono evidenti nella vita di ogni giorno".»
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