
Mercoledì delle Ceneri. «Lo spirito comunitario di preghiera, di sincerità cristiana e di conversione al Signore, che proclamano i testi della Sacra Scrittura, si esprime simbolicamente nel rito della cenere sparsa sulle nostre teste, al quale noi ci sottomettiamo umilmente in risposta alla parola di Dio.»
Il momento nel quale ci riconosciamo come persone (della, e nella, Comunità) consapevoli dei propri limiti. Nel quale ci dovremmo mostrare ‘nudi’ ai nostri fratelli e sorelle (giovani, adulti ed anziani); dichiararci responsabili di quanto fatto fino a quel momento per ‘coltivare’ e per ‘garantire’, a noi stessi ed a ciascuno, di poter essere veramente responsabile della propria ‘fedeltà’ al progetto di Dio; impegnarci a rimediare alle nostre inefficienze ed inefficace ed a proseguire sui percorsi positivi che pure hanno caratterizzato il nostro ‘esserci’, qui ed ora.
Assistiamo ogni giorno (troppo spesso inerti o semplicemente reagendo solo a parole o con espressioni d’occasione) alla progressiva destabilizzazione, fatta dai peggiori di noi, ed al silenzio della rassegnazione. Ieri sera un vecchio amico invocava a gran voce ‘proposte’ e ‘progetti’ per riprendere un cammino smarrito in modo da fare del nostro meglio per essere preparati a servire, ad invitare anche altri alle conquiste faticose che ci hanno visto protagonisti, con le nostre famiglie e con le persone che abbiamo avvicinato nel tempo. Ricordo il film “La vita è meravigliosa”, dell’italo-americano Frank Capra. «Sottolinea con efficacia l'importanza che ha ogni buon gesto, anche piccolo, poiché in un modo o in un altro può cambiare l'esistenza di diverse persone. "La vita di un uomo è legata a tante altre vite. E quando questo uomo non esiste lascia un vuoto"». Il ‘cattivo’ Potter cerca di prevalere sul generoso Bailey, sopraffarlo in nome dell’affarismo e della prepotenza esercitata con gli strumenti in uso per dominare gli uni sugli altri. La città potrebbe giungere a chiamarsi addirittura Potterville e le persone che la abitano dei pallidi fantasmi senza speranza, che non sa più cos’è vivere ed amare. Ma Bailey si risveglia, rinasce. E tutto torna ‘vivo’.
Ceneri e Quaresima ci richiamano all’evento - tangibile e concreto - della Resurrezione del Cristo. Particolarmente in questo periodo stiamo riconoscendo la nostra fragilità e debolezza di formiche ansiose e spesso maldestre, siamo impegnati a ritrovare e ripercorrere con maggior decisione il sentiero della speranza e dell’amore; a corrispondere al progetto di Dio. Riprendiamo - insieme - la salita.